[dune]

Non quelle di Piscinas.

Nemmeno quelle di David Lynch.

E neanche quelle di cui è figlia Michela Murgia.

Ato: – Ma hai riparato la lancetta della benzina?

Out: – Non era la lancetta, era la spia.

A.: – Ma la lancetta prima non si muoveva. Ora sì.

Realizzo che da almeno tre anni Amaranta non usciva dalla riserva. Gli indiani son messi meglio.

E poi.

Eilternarioeilquaternarioeilbox84.

Ato che sculaccia mucche di passaggio.

Il mio sorriso a ottomila denti e la conseguente guida sportiva.

Ato che mi ricorda della sua esistenza minacciando di vomitare in macchina.

Musica in lontananza.

Il posto segreto.

Al tramonto.

Musica in vicinanza, gente rilassatissima, facce felici, luce perfetta.

Certi sms.

Black rainbows (niente male).

Babele di lingue.

Panorama di quelli che.

Piedi scalzi.

Certe idee.

Interrotte da stormi di zanzare fameliche.

La maglietta con la superchiave di basso.

Mancanza di SPT.

Il muschio bianco.

Ato che mi piglia (giustamente) per il culo.

Viceversa.

Il 2% di indigeni.

Come organizzare un evento segreto a cazzo e vivere felici.

Mappe con la pronuncia e tedeschi che vagano.

Stoner e altri animali.

Finalmente cibo.

Psichedelia.

Lo sceriffo di Passiflora County.

Ato prende appunti sul suo prossimo stile.

Aria da bagno di mezzanotte.

“Foxy lady” in francese.

Botte di culo inenarrabili.

My own private Woodstock.

Scimmie col deejay.

Bassisti che danno il meglio di sé dopo una cert’ora.

E le chiavi del furgone? In tasca al bassista.

Psychedelia spinta.

Ato resiste a stento alla voglia di jam.

Strade tutte piane e dritte, eh?

Le caprette ci fanno ciao.

I ragazzini strafatti indecisi sulla propria corsia ci fanno ciao.

Ciao.

(e grazie, Massimo)